La regalità di Alessandra
Quando Alessandra attraversa i corridoi che dividono i loro uffici, Marco resta senza fiato. Una postura perfetta, il suo seno grande e immobile che emerge dai suoi vestiti attillati. Soprattutto il suono dei tacchi degli stivali gli cambiano il ritmo del cuore costringendolo a seguire quello dei passi di lei. La sua passione per Alessandra è assoluta, si sente annientato di fronte al suo portamento regale e fiero.
Marco aveva provato in tutti i modi di convincerla ad uscire con lui ma non c’era stata storia, lei si era sempre svincolata con gentilezza e un pizzico di piacere. Darsi per vinto non è certo nella sua natura e quindi si avvicina alla donna che gli fa bollire il sangue con l’intenzione di usare la carta della simpatia. Così scherza un po’ prima di chiederle nuovamente un appuntamento con la promessa di inchinarsi ai suoi piedi se avesse accettato.
Alessandra si illumina e una strana luce inonda il suo meraviglioso viso e dopo qualche secondo di silenzio gli chiede se dice sul serio e lui, per non perdere l’unica occasione che gli si è presentata pronuncia un sì che gli cambierà la vita.
Le speranze di Marco
La serata scorre piacevolmente con Marco continuamente eccitato per l’abbigliamento striminzito e aderente di Alessandra, al punto che teme di arrivare all’orgasmo mentre è ancora seduto nel ristorante.
Il clima sereno continua anche in macchina mentre l’accompagna a casa ma a quel punto è Alessandra a dirgli di salire da lei. Non lo chiede, sta semplicemente esprimendo il suo desiderio senza aspettarsi un no. In pratica gli sta ordinando di seguirla.
Una volta in casa lei si assenta per qualche minuto mentre Marco resta in sala a curiosare. Ritorna con indosso dei magnifici e lunghi stivali neri e un tanga dello stesso colore e materiale. Gli ricorda che lui ha accettato di inginocchiarsi ed è quello che deve fare dopo essersi spogliato.
Per un attimo lui non si muove ma ancora una volta teme di perdere l’occasione della vita e per la seconda volta in pochi minuti fa un qualcosa che diventerà normale davanti ad Alessandra: obbedisce!
Le bacia i piedi sotto i comandi precisi della sua padrona, lei continua a dirgli che lui è uno schiavo soddisfa mistress e che lui è suo.
Marco entra in uno stato di meravigliosa confusione, è come se non avesse sperato altro nella sua vita, esegue ogni comando come se l’essere schiavo fosse la sua essenza.
Alessandra lo allontana, gli ordina di stendersi a terra e scompare di nuovo. Lui obbedisce, resta immobile a guardare il soffitto mentre aspetta il ritorno della sua padrona, il solo pensarla usando quella parola, padrona, manda in panne il suo cervello.
La sente tornare e quando torna nel suo campo visivo si accorge troppo tardi che gli sta infilando un bavaglio con strapon. Così si ritrova con qualche centimetro di fallo in bocca e una ventina di centimetri neri che escono dalla sua bocca.
Lo schiavo e la mistress
Alessandra gli ordina di stringere forte in bocca il dildo per tenerlo fermo, poi si inginocchia sulla sua faccia e lentamente fa scivolare quei 20 centimetri dentro di lei fino ad arrivargli con la fica accanto al naso.
Lui sente il profumo del suo sesso, vorrebbe muovere il viso in modo da toccare col naso il clitoride che si trova a pochi millimetri da lui ma teme, giustamente, di andare oltre ai compiti che lei le ha assegnato. Marco deve essere lo schiavo con strapon, niente di più e niente di meno.
Alessandra si diverte a rendergli impossibile il compito di restare fermo e dritto. Si sposta di lato, aumenta o rallenta improvvisamente il ritmo e quando lui non riesce a restare fermo lei lo colpisce con degli schiaffi sui fianchi.
Marco vorrebbe scoparla e saltarle addosso ma non muove un muscolo.
Alessandra aumenta il ritmo, cerca l’orgasmo e poco dopo lo trova rumorosamente.
Si sfila dal dildo e gli dice di aspettare. Anche questa volta lui obbedisce, resta fermo nonostante la senta parlare al telefono e provi inutilmente a capire cosa stia dicendo.
In realtà dopo pochi minuti si fa tutto chiaro.
L’umiliazione di Marco
Sente una seconda voce femminile avvicinarsi mentre Alessandra spiega alla sconosciuta che vuole presentarle il suo nuovo schiavo. L’amica si sporge sul viso di Marco che s’infiamma per la vergogna e per il piacere.
Le due chiacchierano come se lui non esistesse, parlano di lavoro e di uomini e lui prova un dolore immenso a causa della gelosia, loro devono accorgersene visto che per qualche secondo restano in silenzio.
Quando finalmente restano di nuovo soli Alessandra gli slaccia il bavaglio con lo strapon dicendogli che il parlare di quegli uomini le ha fatto tornare la voglia di godere.
Così stavolta si siede sulla sua faccia senza nessun ostacolo.
A Marco non pare vero e inizia a leccare con tutta la velocità, la forza e la precisione di cui è capace.
Gusta ogni sapore che quella meravigliosa e desiderata fica gli propone.
All’improvviso Alessandra stacca la sua fica dalla sua faccia per piazzarla sul suo cazzo che ormai gli fa male per la durata dell’erezione.
Lo cavalca con forza con l’unico obiettivo di godere e farsi arrivare dentro, cosa che avviene velocemente.
Lei riapre gli occhi dopo un po’, si alza e gli dice di andarsene e di non permettersi mai più di chiederle di uscire, sarà lei a dirgli quando dovrà presentarsi a casa sua.
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